Michaela Williams

Michaela Williams

Natalie Dormer

Michaela è una ragazzina attraente con lineamenti distintivi che catturano l'attenzione di chiunque la guardi. Ha una figura snella e alta 1.70 metri. Ha una figura slanciata e ben proporzionata, dalle forme perfette.
Il suo viso è di forma ovale con lineamenti delicati, una fronte ampia e regolare. I suoi occhi sono uno dei suoi tratti più distintivi: celesti come il ghiaccio, che diventano più scuri se ombrati dalla luce naturale, spostandosi su un blu profondo come le acque degli abissi. Questa particolare caratteristica le conferisce uno sguardo magnetico e accattivante.
Ha una bella chioma di capelli, che spesso porta lunghi e ben curati. Il colore dei suoi capelli è biondo, ereditati dalla linea genetica della mamma. La sua carnaggione si avvicina a quella di una bambola di porcellana. Sorride poco, tuttavia quando lo fa il suo sorriso è contagioso; le sue labbra sono morbide, ben definite e di forma leggermente carnosa. La mamma le ha sempre detto che quelle labbra sarebbero state sempre troppo invitanti per chiunque e lei è convinta di questo. Il colore naturale delle sue labbra varia a seconda della luce e delle occasioni, ma spesso sembrano avere una tonalità rosa naturale o un leggero tocco di rosso che le rende ancora più attraenti. Quando sorride le sue labbra acquisiscono una graziosa curva che conferisce un tocco di dolcezza al suo aspetto contrapponendosi al suo carattere peperino.

Michaela si caratterizza per la sua natura estremamente egocentrica, pone il proprio interesse e benessere al di sopra di tutto e di tutti gli altri. È concentrata principalmente su sé stessa e tende a essere egoista, cercando di ottenere ciò che vuole senza preoccuparsi delle esigenze o dei sentimenti degli altri.
Ha costantemente un atteggiamento altezzoso dipinto sul volto: si considera superiore agli altri e tende a trattare gli altri con disprezzo o superiorità, come se fosse al di sopra di loro in termini di intelligenza, capacità o status sociale. Può essere arrogante nei confronti delle persone che ritiene inferiori a lei. Il tratto dispetto l'è rimasto. Michaela è incline a comportarsi in modo ostile o cattivo verso gli altri, specialmente quando si sente sfidata o contraddetta. Potrebbe cercare di ferire gli altri con commenti offensivi o comportarsi in modo provocatorio, solo per il gusto di farlo, spesso usando segreti degli altri a suo vantaggio. Le sue azioni e il suo comportamento sono principalmente motivati dal desiderio di mettersi al centro dell'attenzione e di dimostrare un senso di superiorità sugli altri, anche a scapito delle relazioni interpersonali e della convivenza armoniosa.
Tutto questo viene condito dalla sua natura riflessiva in grado di pensare attentamente alle situazioni e ad osservare le persone che la circondano. Potrebbe essere dotata di una mente analitica, capace di esaminare le varie sfaccettature di una questione e considerare diverse prospettive prima di prendere una decisione o formulare un giudizio. Questo aspetto del suo carattere potrebbe renderla abile a cogliere dettagli e modelli che sfuggono ad altre persone, permettendole di avere una visione più approfondita delle situazioni. Una mente calcolatrice che cerca il punto debole dove attaccare, la carne morbida dove mordere.

• Quando è arrivata a Londra, ha scoperto che le piacciono molto le caramelle gommose e i lecca-lecca, ne porta sempre qualcuno con sé.

• Ha una media alta, credendo che debba mantenersi superiore sempre a qualcuno.

• Il suo animale da compagnia è una volpe bianca di nome Vanjia. Regalo dei genitori quando ha ricevuto la lettera di Hogwarts.

• Spesso usa la sua natura da mezza-veela per ottenere informazioni o diversi un po'.

• Le manca la Svezia. Porta al collo una collana lunga con un ciondolo tondo che, se aperto, mostra la foto dei suoi genitori insieme a lei (da un lato) e l'aurora boreale (dall'altro lato).

• Ama fare snowboard.

Michaela Williams, tu sarai la rovina della nostra famiglia.
Ricordo ancora il sorriso di papà mentre me lo ripeteva dolcemente, come se fosse una benedizione, più che una fattura che si stesse lanciando addosso. Lui e la mamma, dopo di me, non ebbero altri figli, quasi a voler rimediare all'errore dell'avermi messa al mondo. Eppure loro sono ancora contentissimi di aver generato una vipera di questo genere.
Sono nata in una freddissima notte di gennaio, nel periodo di buio, quando il cielo era tinto dalle venature verdastre dell'aurora boreale. I miei genitori? Due bellissimi e facoltose persone, membri importanti della società magica svedese: Natalie Stone, una Veela che aveva fatto strada nel giornalismo di prima pagina, gestendo lei stessa il corrispettivo della Gazzetta del Profeta svedese, mi è sempre sfuggito il nome, non trovandolo interessante come lavoro. E poi c'era mio padre, uno stregone favoloso Robert Williams, pezzo importante del ministero.
Sono nata dall'amore profondo di queste due persone, ereditando da mia madre la sua razza o qualcosa di simile e da mio padre la sua magia. Vissuta sempre in questo sentimento, protetta da tutto e da tutti, come una figlia unica solo può fare, ho iniziato fin da subito a far capire quanto fossi precoce nei miei progressi.
A soli sette mesi decisi di non voler essere più dipendente da un passeggino e iniziai a muovere i miei primi passi, con tanto di cadute e rialzate che mi fecero capire quanto avrei dovuto lottare con le unghie in questo mondo. E così... inizia la mia vita.

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Mentre i suoi genitori erano fuori per lavoro, Michaela cresceva con una tata, che cercava di tenerla a bada, subendo i suoi graduali dispetti fin da quando aveva iniziato a capire quanto la cosa fosse divertente per se stessa. Eppure, non era andata via, quella donna che spesso si era ritrovata con la pastina sputata in faccia o con la cacca fatta fuori dal pannolino, proprio vicino le sue scarpe; era rimasta e Michaela ancora si chiede se fosse stato per i soldi che i suoi genitori le davano o perché, molto in fondo, si era affezionata a lei. Natalie e Robert avevano scelto la tata giusta per lei, ma questo - Michaela ancora non lo sapeva. Le stava insegnando più di quello che lei immaginasse e fu lei presente alla prima esplosione di magia che la piccola ebbe, all'età di sei anni. Da allora iniziò a spiegarle molte cose, come se la stesse preparando ad un qualcosa che Michaela ancora non aveva capito.
Alla soglia degli undici anni, infatti, le arrivò una lettera: Hogwarts richiedeva la sua presenza tra i banchi di scuola. La biondina non era tanto contenta di lasciare la sua casa d'origine ed allontanarsi così tanto, abituata ai periodi di buio così lunghi, all'aurora boreale, alla neve... aveva sentito che lì dove sarebbe andata non c'era niente di tutto questo e si chiedeva come sarebbe sopravvissuta.

Il primo anno non fu una passeggiata: dopo esser stata smistata nei Serpeverde, Michaela studiò la situazione, distanziandosi da una buona parte dei suoi concasati; li osservava da lontano, come se li stesse schedando ad uno ad uno. Stava capendo chi aveva intorno, di chi poteva fidarsi e di chi doveva star attenta. Il primo anno di assestamento le bastò anche per farsi una cerchia, ben scelta, di fedelissimi, con cui si iniziò a circondare e a coprirsi le spalle quando qualcosa non andava come doveva. Non aveva perso lo spirito dispettoso e avere qualche complice non era sicuramente un qualcosa di sbagliato.
Non ha ancora deciso cosa fare nel futuro, dopo Hogwarts, ma sicuramente la sua ambizione la porterà lontano; nel frattempo, si gode i risultati della sua crescita e dei suoi buoni voti a scuola.